La scelta del sistema operativo del PC e le conseguenze sul piano ambientale
Ripresa dal blog Ecologia 2.0 una interressante analisi su come Linux sia più eco-amichevole dei sistemi operativi proprietari.
Come noto l’utilizzo dei sistemi operativi proprietari condanna gli utenti a subire il modello di business delle case produttrici. Se il proprietario del software cambia sistema operativo e decide di non supportare piu’ quelli vecchi tocca cambiare le macchine (i PC) con notevoli costi per l’utente e notevoli costi ambientali. Il rifiuto tecnologico infatti e’ fortemente inquinante e molto spesso potrebbe essere tranquillamente tenuto in vita.
L’utilizzo di Linux consente di ovviare a questo problema. Da un lato infatti non si pone il problema di dover sostituire il sistema operativo, dall’altro il sistema libero e’ meno avido di risorse e consente una diversa gestione delle macchine.
Se questo e’ o puo’ essere un problema relativo per il singolo utilizzatore, altro e’ per la PA, la grande azienda o comunque realta’ che posseggono e gestiscono molti PC.
Interessante il dato riportato da gnuvox che dice:
"Dando risalto solo ora - e questo e’ in effetti piuttosto curioso - a uno studio del governo inglese che risale al 2004, il sito americano (si riferisce al sito della CNN, NdA) pubblicizza il fatto che l’adozione di Linux riduce il quantitativo di e-rifiuti (cioe’ spazzatura derivante da apparecchiature elettroniche) del 50%. Il motivo e’ la maggior longevita’ di un Pc dotato del sistema operativo open source rispetto a uno dotato di Windows. Mediamente, si legge nel rapporto stilato dal governo inglese, gli utenti di Windows aggiornano il proprio hardware ogni 3/4 anni, mentre il lasso di tempo per la stessa operazione fatta dagli utenti di Linux e’ di 6/8 anni."
Raddoppiare il tempo medio di vita di un PC vuole dire dimezzare i costi medi di approvvigionamento hardware, pensando ad una PA, ad una biblioteca o ad una scuola vorrebbe dire, di fatto raddoppiare la dotazione possibile di postazioni… se proprio non si vogliono risparmiare i soldi dei contribuenti
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