martedì 5 giugno 2007

Moratoria sul consumo di suolo

Qui molte notizie ben organizzate su urbanistica, territorio, città, paesaggio (grazie Eddy).

E sul consumo di suolo.

Sulla schizofrenia della villetta a schiera, del centro commerciale, e .... stella di prima grandezza degli ultimi anni .... dei centri per la logistica. Sì, quei mostruosi, giganteschi, nonchè inutili, aggregati di cemento costruiti, perlomeno dalle nostre parti, in mezzo ai campi (le "nostre parti" sono la provincia di Pavia, terra perlaltro già offesa in passato e minacciata da una inutile bretella autostradale, la famigerata Broni Mortara). Ma non divaghiamo perchè è necessario affermare un principio.

Questa terra per noi è sacra.

Da qui discende una conseguenza ovvia. Ogni metro quadrato di suolo libero è sacro. Se decidiamo di sacrificaro costruendoci sopra qualcosa ci deve essere una valida, giustificata e condivisa ragione. Se decidiamo di farlo è perchè non ci sono alternative.

Nel frattemo, nell'attesa che si definiscano regole e meccanismi adeguati, bisogna arrivare ad una moratoria del consumo di suolo.

Bisogna smettere di usare suolo libero (agricolo o naturale che sia).

Le imprese di costruzioni devono farsene una ragione, potranno gingillarsi ricostruendo le aree già costruite, al limite, e trastullarsi con le ristrutturazioni e l'applicazione dei criteri di risparmio energetico al costruito, business quest'ultimo di inimmaginabile portata.

L'"emergenza casa" va affrontata in modo diverso, da diversi decenni c'è "fame di case", da diversi decenni la pololazione italiana è praticamente stabile... ci vorrà qualche idea nuova?

I pubblici amministratori devono guardarsi allo specchio, sputarsi in faccia, chiedere perdono e cominciare a rimediare ai danni. Se il cittadino disattento e inguaiato è colpevole, se l'imprenditore miope e palazzinaro è doppiamente colpevole, il politico e il pubblico amministratore sono triplamente colpevoli.


Non dobbiamo avere paura.

Siamo dalla parte della ragione. Abbiamo volontà, visione, progetto.
Rimane solo qualche decina di milioni di italiani da "svelare", è necessario fare presto.

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