lunedì 3 marzo 2008

Quando i parchi fanno pOLITICA, salviamoli i parchi, ma per cambiarli

I parchi di centro-sinistra non vogliono l'ammazzaparchi, quelli di centro destra sì, il parco del Ticino è spaccato in due, con i consiglieri di centro-sinistra che vanno con i parchi di centro sinistra.

Se c'era bisogno della dimostrazione che la politica (con la p minuscola) dove passa fa danni, oggi ne abbiamo una, l'ennesima. Induce un velo di malinconia istituzionale ritrovare un perfetto schieramento per appartenenza politica dei CdA dei parchi di fronte ad una questione cruciale che tocca direttamente sia l'effettiva tutela del territorio sia il futuro degli enti parco.

La questione è la nota vicenda del PDL 207 che contiene l'emendamento Boni, detto appunto "ammazzaparchi" e viene da chiedersi perché i parchi non abbiano fatto fronte comune nemmeno su questo (con un nome del genere... è un po' come se a palazzo Madama passasse l'emendamento "ammazzasenatori").

Ridimensionare il livello di controllo politico sui parchi è il prossimo obbiettivo. Salviamoli i parchi, ma per cambiarli.

Qui il comunicato stampa sottoscritto solo dai parchi di centro sinistra; in calce al post quello di alcuni consiglieri del Parco del Ticino (parco di centro destra) che, meritevolmente ed esponendosi personalmente, prendono posizione e si accodano ai firmatari "rammaricandosi" che la presidente del CdA (Milena Bertani, forzista) non si unisca a loro.



Comunicato stampa dei consiglieri di centro sinistra del CdA del Parco del Ticino.

Moratoria contro la legge regionale sui Parchi: i Consiglieri Duse, Balestreri, Caielli e Sanson esprimono il loro rammarico per la mancata adesione del Parco del Ticino

La Regione Lombardia sta decidendo in questi giorni su alcune norme che interessano da vicino i parchi lombardi. In Consiglio regionale è infatti in corso la discussione di una modifica della legge urbanistica, la 12/2005, che contiene alcuni commi dedicati al rapporto tra Enti Parco e Comuni e a un inedito ruolo riservato alla Giunta regionale.

La nuova norma, infatti, sottrae agli Enti gestori dei Parchi le decisioni sui Piani territoriali, per trasferirle direttamente alla stessa Regione. In commissione Ambiente è inoltre in discussione un progetto di riforma della legge regionale 86/83 sulle aree protette.

Entrambe le norme hanno suscitato la preoccupazione dei Parchi lombardi e delle associazioni ambientaliste, che due settimane fa hanno manifestato la stessa durante un’audizione in Regione.

I Presidenti di 15 Parchi lombardi il 28 febbraio hanno proposto una moratoria nell’iter di approvazione delle norme proposte, al fine di garantire serenità e serietà di fronte a scelte importanti per la tutela dei Parchi e del territorio lombardi.

I sottoscritti, Consiglieri del Parco del Ticino, si associano alla proposta di moratoria dei Presidenti dei Parchi, e si rammaricano che fra i firmatari non vi sia anche la Presidente del Parco del Ticino.

Parco del Ticino che deve essere, come è già stato, in prima fila nella difesa dell’attuale equilibrato assetto di competenze fra Parchi, Comuni e Regione in un territorio continuamente sotto tensione che, per estensione e importanza nella conservazione dell’ecosistema e della biodiversità, rappresenta un patrimonio unico nel suo genere.

Magenta, 3 marzo 2008


Luigi Duse Vice Presidente Parco del Ticino

Marta Balestreri Consigliere di Amministrazione Parco del Ticino

Roberto Caielli Consigliere di Amministrazione Parco del Ticino

Fausto Sanson Consigliere di Amministrazione Parco del Ticino

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