domenica 22 luglio 2007

La fortuna di amministrare Bressana


E' notizia di qualche giorno fa. La consegna al sindaco Latella delle firme dei cittadini di Bressana Bottarone contro i progetti di logistica e interporto e contro la "gestione allegra" della valutazione di impatto strategico (VAS) dell'autostrada Broni-Mortara (nella petizione si chiede l'annullamento dell'iter della Broni-Mortara per le palesi anomalie del procedimento). Qui a lato l'articolo de "il lunedì" del 16 luglio 2007.

Il primo fatto che colpisce positivamente è la voglia di partecipare. La gente ha deciso di dire la sua visto che sono in corso scelte importanti. Puntare sul terziario, o meglio, diciamolo chiaramente, puntare sulla logistica e sul movimento merci come occasione di sviluppo è una scelta cruciale per una comunità.
Bisogna fare un bilancio dei costi e dei benefici, pensando anche a quello che sarà fra 10, 20 anni ed anche oltre, a quello che lasceremo alle generazioni future.
Prima di dire sì bisogna vedere quello che effettivamente arriverà e quello che perderemo, e se si tratterà di perdite temporanee o definitive (e come è noto quando si parla di consumo di suolo le perdite sono, ahinoi, irreversibili).

Colpiscono i numeri. Quasi la metà dei residenti (che corrisponde ad oltre la metà dei votanti alle ultime tornate elettorali) ha detto: azzeriamo il progetto interporto, azzeriamo l'iter della Broni-Mortara.
Considerando anche i paesi limitrofi oltre 3000 persone hanno espresso un parere contrario.

La fortuna di amministrare Bressana appunto. Se sei il loro sindaco non devi nemmeno fare lo sforzo di immaginare quello che pensano e che vogliono i tuoi concittadini.

Perchè te lo vengono a dire.

Siamo di fronte ad un esempio di pratica democratica, di concorso popolare nelle decisioni pubbliche...i tanto auspicati fenomeni di partecipazione, vedi agenda 21 e simili, finalmente si concretizzano.

Il sindaco Latella, che aveva mosso i primi passi in una direzione diversa da quella voluta dalla maggiornanza dei suoi concittadini, dovrebbe prendere atto della cosa e muoversi di conseguenza.
Al momento però il sindaco si è limitato a chiamare in causa la Provincia e rimanda il tutto al "piano provinciale per la logistica". Ed ha assicurato che "le decisioni strategiche riguardanti il futuro del territorio saranno oggetto di discussione con i comuni limitrofi in fase di definizione dei nuovi Piani di Governo del Territorio".

Benino. Sembra che, anche se con qualche titubanza e non prorpio spontaneamente, il buon senso stia affermandosi tra i nostri amministratori. E che la anche la Provincia, grazie ad un tardivo risveglio, cominci a rendersi conto di quello che è in gioco. Vedremo poi se il "piano provinciale per la logistica" supererà l'approccio dirigistico finora prevalente, coinvolgendo la gente e le associazioni della Lomellina e dell'Oltrepò.

Speriamo nel frattempo che il "modello Bressana" possa essere replicato negli altri Comuni interessati dall'attraversamento dell'autostrada, in modo che dovunque ci si possa interrogare su quale tipo di sviluppo vogliamo.

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