martedì 31 luglio 2007

Piana di Navelli - Lì non li hanno fermati



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Dopo















Osservate l'incidenza su un paesaggio agricolo di opere stradali sovradimensionate.

Siamo in Abruzzo. Statale 17. Esatto!! Quella della famosa canzone di Francesco Guccini, collega Foggia a L'Aquila. Sfiora 4 parchi e molte zone di grande valore ambientale.

A un certo punto dalle parti della piana di Navelli, improcrastinabili lavori di riassetto viabilistico impongono una revisione dello status quo.

L'Abelli, il Formigoni e il Gavio locali prendono in mano la situazione. Probabilmente durante una cena qualche sprovveduto fornisce loro una cartina e dei pennarelli.

Nota. I rifertimenti a persone esistenti sono da intendersi in chiave allegorica.

Con l'unità di misura del "kilometro cubo di cemento" misurano l'efficacia dell'opera ben oltre il puro aspetto viabilistico. Si vuole portare tra i pastori e i contadini lo sviluppo. Naturalmente sostenibile.

Per dirvi che posto è Navelli ... il loro "oro" è un fiorellino lilla con stami gialli è lo zafferano, che producono da sempre. Un po' come da noi in Lomellina il riso... tanto per capirci.

L'equazione prevede una relazione lineare tra i volumi di cemento/asfalto utilizzati e il punto di pareggio dei costi sostenuti.

In altre parole ... restando al di sotto di una certa cubatura l'opera non è redditizia.
Peccato. I tre sanno, in fondo, che ci sarebbe da andare con la manina leggera. Ma come si può rinunciare al PROGRESSO? E il terriorio sfregiato, e la qualità estetica offesa? Come sempre lo sviluppo richiede le sue vittime. E sono sempre quelle.

Qui l'appello di Legambiente del 2006, osservando le foto vi potete immaginare come è finita.

Ecco uno stralcio:

I lavori sulla SS.17 lungo la Piana di Navelli, necessari per garantire la sicurezza stradale, stanno determinando un gravissimo impatto paesaggistico.

Il complesso degli interventi in corso (l'allargamento della sede stradale e le opere accessorie: sopraelevate, complanari, numero di svincoli, sottopassi, ecc.) si sta dimostrando di un peso eccessivo. Una intricata rete stradale, troppo invadente, sotto la quale sta annegando uno degli ambienti paesaggistici finora meglio conservati della regione.


Qui un commento di PrimaDaNoi.it un quotidiano online Abruzzese che commenta, con amarezza, la recente proposta di legge De Petris sulla tutela delle aree agricole. Ringraziando la senatrice le fanno notare: "sei arrivata tardi". Ci informano tra l'altro che per un caso, il ritorvamaento di importanti reperti storici, i lavori alla SS17 sono stati per il momento bloccati.

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