domenica 15 luglio 2007

Decadenza e rinascita di una classe politica locale



La Provincia Pavese (il quotidiano....non l'istituzione) del 14 luglio accosta nella stessa pagina due notizie
collegate entrambe alla gestione del territorio ma distanti anni luce nella sostanza.


Da una parte il Comune di Vellezzo Bellini che delibera la realizzazione di una logistica per 200.000 metri quadri complessivi, dall'altra il consorzio di 4 comuni che si battono contro la dilagante "Villettopoli".
Dopo "anni di dibattiti" l'attuale giunta di Vellezzo vara l'opera, rimpallata per tre sindaci ed un commissario prefettizio, opera che ha il tipico carattere dell'intervento che nessuno sa più a cosa serve e chi lo vuole .... ma tant'è ... piuttosto che non fare è meglio fare male secondo le abitudini correnti.
E perdere per sempre 200.000 metri quadri di terreno agricolo non sembra turbare nessuno.

Per cosa poi? Qualche effimero posto di lavoro e molti, molti tir in più.
Esilarante e tragico il finale dell'articolo, che rende conto della assoluta mancanza di pianificazione dell'opera (e che riporto qui di seguito):
"Resta da vedere come verrà risolto il problema della viabilità, che inevitabilmente comporterà un aggravio di traffico, soprattutto pesante nella zona. A tal proposito il progetto dovrebbe prevedere alcuni interventi, a partire da una rotonda."

Domanda: ma ce l'ha prescritto il medico di osservare come fossero sacre scritture piani regolatori vecchi negli anni e nell'impostazione e che comportano la sistematica devastazione del territorio?
La Provincia Pavese (l'istituzione, non il
quotidiano) brilla come al solito per la sua assenza.

L'altro articolo riguarda invece un fenomeno positivo. Quattro Comuni del pavese (la zona a nord di Pavia), Giussago, Certosa, Rognano e Zeccone che si organizzano e strutturano per coordinarsi per una migliore gestione del territorio. Dire no a "villettopoli" è l'inizio della rinascita.
Non può essere la politica edilizia l'unica politica di
un Comune. Non può essere il consumo del suolo l'unica idea di sviluppo. Non può essere un Comune a scegliere per sè se le sue scelte impattano anche sui Comuni vicini.
Rendersene conto e agire di conseguenza è l'invitabile segno del cambiamento.

Decadenza e rinascita, in mezzo ci siamo noi, i cittadini comuni, a favorire o rallentare questo processo.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Da un futuro cittadino di Certosa e membro del MeetUp di BeppeGrillo di Pavia, avete tutto l'appoggio, e se avete la possibilita, apriamo una collaborazione per combattere il consumo di territorio sfrenato.

e-mail:monferik@tiscali.it