giovedì 21 febbraio 2008

Acqua: ammesso il referendum

Da Circolo Pasolini.spilnder.com
Autore: Irene Campari

Durante l'ultima seduta del Consiglio regionale, l'assemblea ha votato l'ammissibilità del referendum sull'attuale legge regionale. 132 Comuni l'avevano chiesto e anche molte associazioni e cittadini che in questi anni si erano battuti per mantenere associato all'acqua il concetto di bene comune. La legge regionale infatti differenziava tra gestione delle strutture ed erogazione, mandando quest'ultima a gara. Ossia privatizzandola. In questi tre anni molti Comuni che avevano immediatamente recepito la legge e le Aziende controllate hanno rischiato di trovarsi bilanci traballanti poichè aumentava la voce delle uscite per la manutenzione delle reti idriche e servizi annessi, mentre diminuiva quella relativa all'erogazione. Pavia aveva, in seno all'ATO (Azioni di Ottimizzazione Territoriale), votato a favore della privatizzazione dell'erogazione, recependo la direttiva regionale. Nel dicembre scorso ASM aveva annunciato che si sarebbe costituita una società "Pavia acque" alla quale sarebbero stati conferiti alcuni servizi, o per la quale sarebbe stato possibile partecipare alle gare di appalto dell'erogazione. Un omologa invece dell'attuale e vecchia società SPEA, si sarebbe tenuta le reti e la manutenzione degli acquedotti. Tuttavia, durante l'ultima Commissione consiliare dedicata all'ASM e ai bilanci societari, il direttore Nicola Adavastro ha dichiarato che "la situazione è complessa, stiamo riflettendo". Se ne discuterà nella Commissione, già convocata, il 27 febbraio prossimo alle ore 18.00, all'odg c'è infatti "Il sistema idrico integrato". L'acqua è un bene comune e la battaglia civile e nonviolenta per mantenere ferma questa dichiarazione accomuna molte parti del mondo. Riuscire a mantenere qualche pezzettino della nostra vita quotidiana fuori dalla mercificazione sarebbe già un risultato non da poco.

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