giovedì 14 febbraio 2008

Legge Urbanistica Regionale: Si allarga il fronte contro le modifiche

Il comunicato di FAI, Federparchi, Italia Nostra, Legambiente, WWF Italia del 13 febbraio in cui si chiede che emendamento "ammazza parchi" venga ritirato.


L’emendamento 13 bis, di cui si torna a discutere nuovamente dopo le polemiche sollevate lo scorso novembre, prevede la possibilità da parte dei Comuni di richiedere varianti al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco che, se respinte dall’Ente gestore del Parco, possono essere sottoposte alla Giunta Regionale per l’approvazione definitiva.

Questo delegittima completamente gli enti parco ed i rispettivi PTC che in tal modo diventano oggetto di pianificazione territoriale, che spesso corrisponde a lottizzazione a fini edificatori. Gli emendamenti alla Legge Urbanistica regionale 12/2005 proposti dall’Assessore all’Urbanistica Davide Boni, hanno l’obiettivo di facilitare ai Comuni espansioni insediative nei 24 Parchi Regionali. Nonostante le normative europee vadano in direzione opposta la tutela dell’ambiente, della storia, dell’interesse collettivo, sembrano essere assenti nella politica dell’attuale Giunta Regionale.

Queste scelte potrebbero generare gravissime conseguenze sulla tutela e gestione delle risorse territoriali e sul sistema della pianificazione. Per FAI, Federparchi, Italia Nostra, Legambiente, WWF Italia l’approvazione di questi emendamenti determinerebbe un nuovo quadro in cui le aree protette regionali verrebbero completamente compromesse a favore di un’ampia espansione edilizia sul loro territorio. Un esempio concreto sono le paventate espansioni insediative che potranno verificarsi all’interno del territorio del Parco Sud.

L’enorme consumo di suolo che si continua a registrare anche negli ultimi anni in Lombardia, la crescente compromissione delle risorse territoriali ed ambientali, l’importanza dei Parchi come valore del territorio e come presidio per la conservazione e la tutela di ecosistemi naturali, per la realizzazione di reti ecologiche anche in contesti fortemente urbanizzati non sembrano preoccupare il Governo Regionale.

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